STUDIO ASSOCIATO
di PSICOLOGIA

Salesiani Rebaudengo


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L'attacco di panico è un episodio acuto di ansia in cui il soggetto avverte un'intensa paura accompagnata da una serie di sintomi fisici; è caratterizzato da insorgenza improvvisa, breve durata (si risolve in circa 10 minuti) e tendenza a ripetersi nel tempo. Secondo la classificazione psichiatrica è inquadrabile in un disturbo d'ansia chiamato “disturbo da attacchi di panico” o DAP, che consiste in episodi ricorrenti (per la diagnosi ne sono necessari almeno 2) seguiti da almeno un mese di preoccupazione persistente di avere altri attacchi. I sintomi somatici e neurovegetativi sono:

  • palpitazioni e tachicardia

  • sensazione di soffocare (dispnea)

  • sensazione di sbandamento e di svenimento

  • tremori

  • sudorazione profusa

  • formicolii e vampate di calore

  • nausea

  • disturbi addominali

  • paura di perdere il controllo e di impazzire

  • paura di morire

  • derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi).

Con il disturbo di panico, una persona soffre di brevi attacchi di terrore e apprensione intensi che causano tremore e scosse, vertigini e difficoltà respiratorie. Chi è spesso colpito da improvvisi accessi di ansia intensa potrebbe essere afflitto da questo disturbo. L'APA, cioè American Psychiatric Association (2000), definisce l'attacco di panico come una paura o disagio che incomincia bruscamente e ha il suo picco in 10 minuti o meno.

Sebbene gli attacchi di panico qualche volta sembrino venire fuori dal nulla, generalmente capitano dopo esperienze spaventose, stress prolungato o perfino dopo esercizio fisico. Molte persone che hanno attacchi di panico (specialmente il primo) pensano di avere avuto un attacco di cuore e spesso finiscono dal loro medico o al pronto soccorso. Perfino se tutti gli esami risultano nella norma, le persone si preoccupano ancora, con le manifestazioni fisiche dell'ansia che da sole rinforzano il loro timore che ci sia qualcosa che non vada per il verso giusto nel corpo. La consapevolezza estrema di qualunque piccola cosa che capita o che cambia nel corpo può produrre dei momenti stressanti.

I normali cambiamenti nella frequenza cardiaca, come quando si sale una rampa di scale verrà notata da un paziente di disturbo di panico e lo porterà a pensare che qualcosa non va con il cuore o che sta per avere un altro attacco di panico. Qualcuno comincia a preoccuparsi eccessivamente e lascia perfino il lavoro o si rifiuta di uscire da casa. Il disturbo di panico può essere diagnosticato quando diversi attacchi apparentemente spontanei portano l'individuo ad essere preoccupato sui futuri attacchi. Una complicazione comune del disturbo di panico è l'agorafobia, ansia riguardo l'essere in una situazione da cui la via d'uscita è difficile o imbarazzante (Craske, 2000; Gorman, 2000). Altre fobie di larga diffusione sono la claustrofobia, ossia la paura dei luoghi e delle situazioni chiuse, e l'ipocondria, la paura di ammalarsi e/o di morire.

   
 

 

   

 

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